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  • Memoria Autobiografia Immaginario
    Maria Immacolata Macioti - Orazio Maria Valastro (a cura di)

    M@gm@ vol.10 n.2 Maggio-Agosto 2012

    ATELIERS DELL'IMMAGINARIO AUTOBIOGRAFICO: QUARTO CICLO SEMINARI DI FORMAZIONE


    Maria Immacolata Macioti

    mariaimmacolata.macioti@uniroma1.it
    Docente di Sociologia delle religioni e Sociologia della Comunicazione, Dipartimento di Scienze Sociali, Facoltà di Scienze politiche sociologia e comunicazione, La Sapienza, Università di Roma; Dirige il Master Immigrati e rifugiati, La Sapienza, Università di Roma; Coordina il Dottorato in Teoria e Ricerca sociale, Dipartimento di Sociologia e Comunicazione, La Sapienza, Università di Roma.

    Orazio Maria Valastro

    valastro@analisiqualitativa.com
    Docteur de Recherche en Sociologie IRSA-CRI (Institut de Recherches Sociologiques et Anthropologiques - Centre de Recherche sur l'Imaginaire), LERSEM (Laboratoire d'Etudes et de Recherches en Sociologie et en Ethnologie de Montpellier), Université "Paul Valéry" Montpellier; Maîtrise en Sociologie, Académie de Paris "Sorbonne", Université René Descartes Paris V; Fondateur et Directeur Scientifique de la revue internationale en sciences humaines et sociales "m@gm@" et de la Collection des Cahiers de la revue m@gm@ publiés par l'éditeur Aracne de Rome; Président Association "Les Etoiles dans ma Poche", association de volontariat reconnue Loi n.266/1991 et inscrite dans le répertoire général de la région sicilienne dans la section socio-culturelle et éducative.

    “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, 23 Gennaio 2011, Palazzo della Cultura - Catania

    Ci eravamo riproposti, a conclusione del seminario di formazione “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, il quarto ciclo dei seminari degli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico [1], di dedicare un numero della rivista a questo tema, sollecitati dalle riflessioni e dalle considerazioni che avevamo condiviso. Cogliamo l’occasione per ringraziare Marco Gurrieri (Responsabile area promozione e rapporti con le O.d.V. del Centro Servizi Volontariato Etneo) ed il Professore Carlo Pennisi (Professore Ordinario di Sociologia del diritto presso l’Università degli Studi di Catania e Assessore alla Famiglia e Politiche Sociali del Comune di Catania), per aver messo in rilievo, nel loro intervento di apertura del seminario, l’attività promossa dall’Associazione Le Stelle in Tasca, finalizzata alla promozione di una cittadinanza attiva attraverso le pratiche narrative ed autobiografiche.

    Un numero di Magma dedicato al tema “Memoria, Autobiografia e Immaginario” non può che essere vario e molteplice nei contenuti e nella forma. Non può che presentare contributi che chiamano in causa realtà locali e internazionali, tempi complessi: ieri ed oggi, ieri e domani.

    “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, 23 Gennaio 2011, Palazzo della Cultura - Catania

    Abbiamo messo in evidenza, nella prima sezione di questo numero, due temi fondamentali e trasversali: le memorie ed il loro contesto, l’immaginazione e l’immaginario. Le memorie risentono del tempo, del luogo e del contesto nel quale sono elaborate e raccolte, e il ruolo della politica e del potere ne condiziona il loro vissuto e la loro stessa rielaborazione e interpretazione. L’immaginazione come particolare forma di rappresentazione della realtà, di conoscenza riproduttiva e ri-costruttiva, è anche reinterpretazione creativa nel processo della narrazione della storia individuale e sociale. L’immaginario individuale, sociale e sacrale, come forma estetica delle narrazioni individuali e collettive, è parte costitutiva del pensiero e della coscienza delle donne e degli uomini, e ci svela la capacità di evocare e di creare dei soggetti, di rappresentarsi il mondo, attraverso la funzione dell’immaginazione simbolica.

    I contributi che abbiamo selezionato e che compaiono in questo numero all’interno delle altre sezioni, sviluppano questi due temi chiave tra spazi angusti e ampie distese che travalicano confini; confini tra terre abitate, confini tra discipline. Si parla di rappresentazioni e di auto-rappresentazioni, di ricordi che affiorano e che sbiadiscono, di pregiudizi durevoli, specie nei confronti delle donne. Si parla di bugie e del loro significato. Di teatro e di arti plastiche e sceniche, di negoziazioni possibili e di punti fermi. Di continuità e di frammenti o briciole [2]. Ma anche di temi strutturali e pesanti come quello della colonizzazione [3] e, quindi, dell’Africa. Quella dei tempi coloniali, quella (conseguente) di oggi. Senza dimenticare la II Guerra mondiale (lettere dei figli dei colpevoli di ieri: un taglio poco frequentato, di grande interesse).

    “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, 23 Gennaio 2011, Palazzo della Cultura - Catania

    E tenendo presente anche un’altra dura tematica, uno dei drammi dei nostri giorni: vi sono infatti, in questo numero, narrazioni di rifugiati e richiedenti asilo che si trovano in ambito clinico. Una realtà poco nota, in Italia, quella dei rifugiati e dei richiedenti asilo: troppo spesso confusi con gli immigrati, con persone quindi che hanno facoltà di tornare al proprio paese di origine, di andarsene dal paese di approdo, di scegliersi un’altra meta: obiettivo precluso invece a richiedenti asilo e rifugiati, costretti dalla normativa (Accordi di Dublino e relativi regolamenti di applicazione) a rimanere nel paese in cui si è avanzata la domanda d’asilo, nonostante i rimpianti, i ripensamenti, la consapevolezza di avere sbagliato nel venire in questa specifica terra dove non c’è accoglienza, non c’è lavoro. Dove, dicono, non vi è niente, per loro. Neppure una legge. In questo difficile universo si è qui scelto di parlare di persone in particolare difficoltà, quelle in ambito clinico. Persone con le quali ben pochi vorrebbero avere, ben pochi hanno a che fare.

    Si tratta di un numero che si esprime con molte voci, con varie lingue, con molteplici competenze. Che testimonia dell’interesse, della propensione di molti studiosi, italiani e non italiani, alla riflessione, all’utilizzo di un approccio qualitativo basato su fonti orali e scritte ma comunque biografiche, autobiografiche.

    “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, 23 Gennaio 2011, Palazzo della Cultura - Catania

    Un fatto usuale, a livello internazionale. Non in Italia, dove ancora oggi l’approccio biografico è guardato con degnazione mal riposta da parte di certi sociologi legati alla survey, da parte di certi “valutatori”. Che del resto, in un’epoca di post-interdisciplinarietà, penalizzano l’approccio interdisciplinare: né li sfiora l’idea di porsi così fuori dalla storia, dal dibattito internazionale: ma forse conoscono solo una lingua, la propria. Solo una disciplina, quella che magari insegnano da tempo. Stancamente. Per non parlare degli indecisi: quelli che parlano pudicamente di un approccio “non standard”, pur di non porsi dalla parte sbagliata dell’Accademia.

    Questo invece è un numero in cui si incontrano studiosi, discipline, tematiche, angolature interpretative, stili di scrittura diversi. Diversi punti di riferimento, da nomi illustri della sociologia e dell’antropologia culturale come quello di Gilbert Durand a quello di un o scrittore come Günther Grass: che ci ricorda, con un suo titolo che in italiano suona come Pelare l’aglio del ricordo come non sempre le memorie siano gradevoli, come non sempre il far riaffiorare ricordi sia un roseo, delicato processo dall’odore di lavanda. Dove compaiono quindi affermati studiosi e più umili protagonisti, quelli che incontriamo nella quotidianità, quelli che sostengono il peso degli errori dei più ricchi, dei potenti del proprio tempo. Dove tutti coloro che hanno scritto, dove tutti coloro che hanno narrato di sé condividono la consapevolezza dell’importanza dell’approccio biografico. Di quella che altri chiamano storia orale.

    Note

    1] “Memoria, Autobiografia e Immaginario”, Quarto Ciclo di Formazione degli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico, 23 Gennaio 2011, Palazzo della Cultura Catania, a cura dell’Associazione Le Stelle in Tasca. Con il Patrocinio dell’Assessorato alla Famiglia e Politiche Sociali del Comune di Catania e dell’Osservatorio Processi Comunicativi. Con la Partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, del Centro Servizi Volontariato Etneo e del Museo D’Arte Contemporanea Caltagirone. Con la Partecipazione dei Corsi di Laurea: Scienze dell’Educazione e della Formazione, Educatori dell’Infanzia, Scienze e Tecniche Psicologiche, Laurea Magistrale in Psicologia, Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Catania.
    2] Le briciole di Epulone, è il titolo di un godibile libro autobiografico di Franco Ferrarotti, uscito presso la casa editrice Guerini di Milano, difficile da trovare.
    3] La Libia, in particolare: un tema approfondito in recenti pubblicazioni impietose per veridicità, come quella di F. Cresti, Non desiderare la terra d’altri, Roma, Carocci 2011.



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    M@gm@ ISSN 1721-9809
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